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Gaio Plinio Secondo dedica il libro XXXV della Naturalis Historia alle terre e ai relativi impieghi. Le manifatture sono affrontate secondo le modalità espositive: le arti (pittura e coroplastica) e le produzioni correnti (fittili, laterizie e ricavate da terre particolari), con una ricchezza di informazioni sull'arte, le opere d'arte e le relative personalità artistiche (dall'Apelle, massimo pittore di tutti i tempi, a Famulo e Nicomaco). Tra le fonti enciclopediche latine questo libro si pone come basilare per ricomporre lo scenario storico della pittura greca nell'età classica e nell'ellenismo. I libri della Naturalis Historia dedicati alle arti rappresentano dal Rinascimento la fonte fondamentale per chiunque voglia conoscere e comprendere l'influsso che l'arte antica ha avuto sulla civiltà moderna.